Sei un membro del circolo nautico Cavo? Ti stai chiedendo come è possibile partecipare al voto? Vuoi votare e non sai come fare? Bene, sei sulla pagina giusta! Abbiamo bisogno di pochi minuti del tuo tempo per spiegarti come partecipare al voto. Guarda il video qui in basso

Circolo Nautico Cavo - Come votare su Camelot

Circolo Nautico

Circolo Nautico Cavo, come votare

Vuoi avere più informazioni sulla possibilità di votare con modalità digitali e innovative? Sei sicuro di voler innovare il processo di voto ma vuoi più informazioni rispetto alla sicurezza di un voto digitale? Bene, sei sulla pagina giusta! 

Nell'era digitale, la sicurezza e la fiducia sono elementi fondamentali per qualsiasi piattaforma che gestisce il voto digitale nelle scuole. Per votare in modalità digitale bisogna porre la massima attenzione sulla garanzia della sicurezza, della privacy e della qualità dei processi. 

<ol> <li><a href="#section1">Come faccio a scegliere una piattaforma di e-voting sicura?</a></li> 
<li><a href="#section2">Quali sono le certificazioni che deve avere una piattaforma di e-voting sicura</a></li> 
<li><a href="#section3"Come posso usare Camelot per le elezioni scolastiche online?</a></li>

<h3 id="section1">Come faccio a scegliere una piattaforma di e-voting sicura?</h3>

Scegliere una piattaforma di e-voting sicura è un processo estremamente importante per garantire la trasparenza e la fiducia nelle elezioni o nelle votazioni online. Per fare una scelta informata, è importante prendere in considerazione diversi fattori. Ecco alcuni elementi essenziali per selezionare una piattaforma di e-voting sicura: 

Verifica delle certificazioni: la prima cosa da fare è chiedere al fornitore della piattaforma se questa possiede le certificazioni necessarie stabilite dalla legge. Queste certificazioni riflettono l'impegno del fornitore nel fornire un ambiente affidabile e protetto per gli aventi diritto al voto. Assicurati che la piattaforma sia in conformità con le leggi nazionali e europee in materia di elettronica e sicurezza informatica.


Antecedenti del fornitore: valuta la reputazione e l'esperienza del fornitore della piattaforma. Un fornitore con un track record positivo e affidabile è più probabile che offra una soluzione sicura e stabile. 


Sicurezza informatica: La sicurezza è fondamentale in un sistema di e-voting. Assicurati che la piattaforma utilizzi protocolli per proteggere i dati dei votanti e garantire l'integrità del processo di voto. La piattaforma dovrebbe anche essere in grado di rilevare e prevenire eventuali tentativi di frode o accessi non autorizzati.


Privacy dei dati: La piattaforma dovrebbe garantire la privacy dei dati dei votanti. I dati personali dei votanti devono essere gestiti in modo sicuro e conforme alle leggi sulla privacy. Verifica come vengono gestiti i dati e se vengono conservati in modo sicuro.

<h3 id="section2">Quali sono le certificazioni che deve avere una piattaforma di e-voting sicura?</h3>

L’ISO 9001 è una certificazione che dimostra l’impegno della società erogatrice del servizio di processi di alta qualità, trasparenza operativa e miglioramento continuo. Questa certificazione testimonia la dedizione a mantenere standard operativi elevati e ottimizzare costantemente le pratiche.

ISO/IEC 27001:2017, ISO/IEC 27017:2015 e ISO/IEC 27018:2019. 

Queste certificazioni attestano l’impegno della società erogatrice a garantire la sicurezza, la protezione dei dati e il rispetto della privacy, riflettendo la dedizione nel fornire un ambiente digitale  affidabile e protetto per i nostri utenti.

<h3 id="section3">3. Come posso usare Camelot per le elezioni scolastiche online?</h3>

Camelot è tra le piattaforme di e-voting italiane che possiedono tutte le certificazioni necessarie per svolgere una votazione professionale e sicura.  Per saperne di più clicca qui

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Sicurezza e voto digitale nelle scuole

Vuoi trasformare il tuo istituto scolastico in una scuola sostenibile, che guardi al futuro e metta in pratica l’Agenda 2030 dell’ONU? Bene, sei sulla pagina giusta! 

L’adozione delle tecnologie digitali rivoluziona i processi elettorali nelle scuole, rendendoli maggiormente sostenibili. Questa trasformazione non solo semplifica la gestione delle elezioni, ma si allinea anche con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare con il Goal 16: "Pace, giustizia e istituzioni forti".

<ol> <li><a href="#section1">Cos'è l'agenda 2030 dell'ONU e il Goal 16?</a></li> 
<li><a href="#section2">Perché il voto digitale è una soluzione green?</a></li> 
<li><a href="#section3">Come posso utilizzare sistemi di voto digitale nella mia scuola?</a></li>

<h3 id="section1">Cos'è l'Agenda 2030 dell'ONU e il Goal 16?</h3>

Ecco i motivi per cui il voto digitale è una soluzione "green":

Riduzione della carta: il voto tradizionale richiede una grande quantità di carta per le schede elettorali, le liste degli elettori e altri documenti correlati. Il voto digitale elimina la necessità di questi materiali cartacei, contribuendo a ridurre l'uso di risorse forestali e il consumo di energia associato alla produzione e distribuzione di carta.


Risparmio energetico: le elezioni tradizionali richiedono una vasta infrastruttura per la stampa, la distribuzione e la raccolta delle schede elettorali, oltre a una quantità significativa di personale elettorale e volontari. Il voto digitale può ridurre la necessità di queste attività fisiche, contribuendo a risparmiare energia e ridurre le emissioni di carbonio associate.


Minore spostamento fisico: le elezioni tradizionali richiedono agli aventi diritto di spostarsi fisicamente per recarsi ai seggi elettorali. Questo comporta l'uso di veicoli, il che può contribuire all'inquinamento dell'aria. Il voto digitale consente agli elettori di partecipare alle elezioni comodamente da casa, riducendo la necessità di spostarsi.

<h3 id="section2">Come posso utilizzare sistemi di voto digitale nella mia scuola?</h3>

Per implementare il voto digitale nella tua scuola per le elezioni dei rappresentanti degli studenti, dei rappresentanti dei genitori o dei docenti è possibile utilizzare piattaforme di e-voting. Contatta Camelot per scoprire come rendere il processo di voto più accessibile, efficiente e coinvolgente. 

Voto digitale nelle scuole: un passo verso l’Agenda 2030 dell’ONU

Devi organizzare un’elezione dei rappresentanti degli studenti? Le elezioni scolastiche sono un momento cruciale nella vita di una scuola, permettendo agli studenti di avere una voce attiva nella gestione e nelle decisioni scolastiche. Per garantire che queste elezioni siano equilibrate e rappresentative, è essenziale utilizzare un sistema elettorale stabilito dalla legge: il metodo d'Hondt. Scopri come organizzare una votazione digitale sicura, certificata e legalmente riconosciuta per il tuo istituto scolastico.

Per garantire che queste elezioni siano equilibrate e rappresentative, è essenziale utilizzare il sistema elettorale stabilito dalla legge: il metodo d'Hondt. Scopri come organizzare una votazione digitale sicura, certificata e legalmente riconosciuta per il tuo istituto scolastico.

<ol> <li><a href="#section1">Cos'è il Metodo D'Hondt?</a></li> 
<li><a href="#section2">Come calcolare l’esito dei risultati delle elezioni dei rappresentanti d’istituto?</a></li> 
<li><a href="#section3">Come semplificare il rilevamento dei risultati? </a></li>

<h3 id="section1">Cos'è il Metodo d'Hondt?</h3>

Il metodo d'Hondt è un sistema di rappresentanza proporzionale utilizzato per distribuire i seggi in un'elezione. Funziona dividendo il numero totale di voti ricevuti da ogni lista per una serie di divisori e assegnando i seggi in base ai quozienti più alti.

<h3 id="section2">Come calcolare l’esito dei risultati delle elezioni dei rappresentanti d’istituto</h3>

Ecco una breve panoramica di come si calcola l’esito dei risultati per le elezioni studentesche:

Il primo passo è contare il numero totale di voti ricevuti da ogni lista

Ogni lista elettorale divide il suo numero di voti ottenuti per 1, poi per 2, poi per 3, e così via, fino a raggiungere il numero totale dei seggi da assegnare. Quindi, calcolano le seguenti divisioni: Voti/1, Voti/2, Voti/3, ..., Voti/N (dove N è il numero totale dei seggi da assegnare).

Infine, vi è l’assegnazione dei seggi alle liste in base ai quozienti più alti ottenuti dalla divisione

<br/><br/><h3 id="section3">3. Come semplificare il rilevamento dei risultati? </h3>

Per semplificare il rilevamento dei risultati, a seguito della votazione, è opportuno scegliere strumenti digitali che possano migliorare e semplificare l’intero processo: dalla convocazione ai vantaggi del conteggio digitale. 

Per saperne di più contatta un Consulente di Camelot

Elezioni scolastiche, come calcolare chi vince?

Il Metodo d'Hondt nelle elezioni studentesche: una Guida per i Dirigenti Scolastici

Il Debate (o dibattito regolamentato) basato sul protocollo World School Debate è tra i più utilizzati dagli istituti scolastici in ambito mondiale.

<ol> <li><a href="#section1">Quali sono le principali caratteristiche del protocollo World Schools Debate?</a></li> 
<li><a href="#section2">In cosa differiscono gli interventi in un Debate del WSD?</a></li> 
<li><a href="#section3">Quando e come si possono porre delle domande (point of information) durante gli interventi (speech) dei debater?</a></li>
<li><a href="#section4">Come posso usare Camelot per organizzare un Debate nella mia scuola?</a></li>

<h3 id="section1">1. Quali sono le principali caratteristiche del protocollo World Schools Debate </h3>

Nel WSD Esistono 2 squadre (una pro e una contro) composte da 3 debater l’una. 

Queste vengono chiamate “squadra di Governo” ( Proposition speakers/Prop Team) e “squadra di opposizione” (opposition speakers/Opp Team). Gli interventi si chiamano: primo, secondo, terzo e quarto intervento (o speech). L’ultimo è chiamato anche epilogo o replica (reply speech). Ciascuna squadra ha diritto a 4 interventi: 1° pro e 1° contro ((chiamate prologo), 2° pro e 2° contro, 3° pro e 3° contro e, infine, epilogo contro e epilogo pro. L’ultimo intervento è invertito nell’ordine ossia l’ultimo intervento di epilogo spetta alla squadra che ha aperto.

Due oratori della squadra hanno un intervento mentre il rimanente dei tre avrà 2 interventi a disposizione.

Il discorso di epilogo può essere fatto solo dai relatori che intervengono nel 1° e 2° discorso perché il terzo relatore, da regolamento del WSD, NON può effettuare il discorso di epilogo.

Le durate degli interventi standard (o speech) ossia previste nella competizione internazionali sono le seguenti:

1° pro e 1° contro → 8 minuti + 8 minuti 

2° pro e 2° contro → 8 minuti + 8 minuti

3° pro e 3° contro→ 8 minuti + 8 minuti

epilogo contro e epilogo pro (reply speech) → 4 minuti + 4 minuti

Esistono periodi definiti “protetti” ossia periodi in cui deve essere impedito di chiedere la parola alla controparte

Negli interventi di 8 minuti → primo e ultimo minuto sono “protetti” 

negli interventi di 4 minuti → tutti e 4 i minuti sono “protetti"

Vengono effettuate delle penalizzazioni da parte dei giudici su interventi per non rispettano (in difetto o in eccesso) delle tempistiche stabilite

Nel WSD si dibattono mozioni politiche, economiche e che riguardano diritti umani. 

Tempo concesso per la preparazione nel WSD

Nei tornei è consuetudine comunicare le mozioni molto in anticipo per promuovere l’attività di ricerca oppure si può dare solo un’ora perché si vuole sviluppare la capacità di improvvisare. 

<br><br><h3 id="section2">2. In cosa differiscono gli interventi in un Debate del World School Debate?</h3>

Gli 8 interventi ( o speech) differiscono per obiettivi, contenuti e struttura. in linea generale gli interventi dovrebbero seguire una strategia standard: introdurre argomenti nuovi ed elementi di dibattito nelle prime fasi e spingere su critiche in quelli successivi.

1° intervento PRO - Squadra di Governo 

Il primo intervento (intervento iniziale o di apertura) serve a definire il “problema” ossia a rispondere al perché la mozione che viene messa al dibattito è controversa.

Per cui dovrà seguire le seguenti linee guida/obblighi:

Elencare i problemi in modo che siano coerenti e di sostegno con la tesi che si andrà a sostenere.

Enunciare in modo chiaro la propria tesi/posizione. Ovviamente la tesi/posizione è già conosciuta, ma risulta molto importante a livello dibattimentale chiarirla perché consente a chi ascolta di aumentare l’attenzione e a chi dibatte di cristallizzare un punto di attenzione al quale fare riferimento anche nelle fasi successive.

Definire i termini della mozione ossia le enunciazioni/definizioni chiave che compongono la mozione. Queste rivelano quali saranno le posizioni che la squadra ha deciso di assumere sul tema.

Queste tre attività rappresentano le “manovre di apertura” a seguito delle quali dovranno esserci:

Rivelare della strategia/linea argomentativa che verrà utilizzata durante tutto il dibattito indicando oltre agli argomenti anche lo speaker che li introdurrà. Esempio: “Nel primo intervento si sosterrà che…”, “Nel secondo intervento l’argomento riguarderà…”, Nel terzo argomento si presenteranno gli argomenti x..”.

Presentare primo argomento a favore della tesi.

Ricapitolare e concludere: fare una sintesi degli argomenti introdotti e concludere con una frase incisiva.


1° intervento CONTRO - Squadra di opposizione 

Contestare termini della mozione o criticare le enunciazioni. Questa fase è l’unica nella quale la squadra di opposizione può contestare le enunciazioni che compongono la mozione della squadra di governo. Le buone pratiche suggeriscono di farlo nello stesso ordine in cui vengono presentate dalla squadra di Governo. Non farlo equivale a ritenere che i termini della mozione non sono controversi e farlo negli interventi successivi avrebbe l’effetto negativo di dimostrare ai giudizi di non saper organizzare in modo adeguato il proprio dibattimento.

(Opzionale) definire i termini. La squadra di opposizione può limitarsi a contestare (passaggio 2) oppure può avanzare propri argomenti a favore della propria tesi contraria. In questo caso saranno necessarie anche la fase 4 e 5 seguenti.

Rivelare della strategia/linea argomentativa che verrà utilizzata durante tutto il dibattito indicando oltre agli argomenti anche lo speaker che li introdurrà. Esempio: “Nel primo intervento si sosterrà che…”, “Nel secondo intervento l’argomento riguarderà…”, Nel terzo argomento si presenteranno gli argomenti x..”

Presentare primo argomento a favore della tesi contraria.

2° intervento PRO - Squadra di Governo 

Contestare gli argomenti del precedente intervento al fine di farne emergere lacune o debolezze

Confermare la validità dei termini della mozione e degli argomenti. Questa fase serve a rafforzare la posizione e la validità degli argomenti individuati

Illustrare secondo argomento ossia l’argomento “assegnato” nel primo intervento e che fa parte, quindi, della linea argomentativa stabilita dalla squadra di Governo. A questo punto dovrebbe essere dedicato la maggior parte del tempo disponibile per l’intero intervento.

2° intervento CONTRO - Squadra di opposizione 

Illustrare argomenti ossia l’argomento “assegnato” nel primo intervento e che fa parte, quindi, della linea argomentativa stabilita dalla squadra di opposizione. A questo punto dovrebbe essere dedicato la maggior parte del tempo disponibile per l’intero intervento.

3° intervento PRO - Squadra di Governo 

Confermare la validità dei termini della mozione del primo oratore della propria squadra. 

Queste prime due azioni devono occupare la maggior parte del tempo e deve essere scelta una strategia che consenta di “smontare” la linea argomentativa della controparte contestando ogni singolo elemento o sui principali considerati più consistenti. Ovviamente a seconda del tempo dedicato alla prima o alla seconda azione emergerà la scelta della squadra di puntare a rendere debole la linea argomentativa della controparte o a rafforzare la propria

Illustrare argomenti ossia l’argomento “assegnato” nel primo intervento e che fa parte, quindi, della linea argomentativa stabilita dalla squadra di Governo. A questo punto dovrebbe essere dedicato la maggior parte del tempo disponibile per l’intero intervento.

Ricapitolare e concludere: fare una sintesi degli argomenti introdotti e concludere con una frase incisiva


3° intervento CONTRO - Squadra di opposizione 

Risulta in linea con il precedente tranne per il il punto 3 che non è presente perché non possono essere introdotti argomenti nuovi

Due Interventi di replica (CONTRO e PRO) o Reply speech

Questo è l’unico momento in cui non c’è alternanza. La squadra CONTRO, infatti, effettua l’intervento di replica per prima e chiude con la replica sempre la squadra di Governo.

Questi due interventi servono a persuadere i giudici circa la validità della propria posizione per cui devono incentrarsi sul confronto dei due argomenti principali posti dalle due squadre focalizzandosi sui principi che sono alla base delle posizioni contrapposte e sugli aspetti principali di disaccordo.

Confrontare principi alla base degli argomenti contrastanti evidenziando gli elementi che portano al disaccordo

<br/><br/><h3 id="section3">3. Quando e come si possono porre delle domande (point of information) durante gli interventi (speech) dei debater?</h3>

Durante gli interventi i debater  della controparte possono per chiedere la parola (point of information) per porre una domanda, ma con alcuni limiti.

I debate che vogliono porre domande (point of information) alla squadra di controparte devono alzarsi dichiarando “domanda” o “gentile oratore”.

La controparte può accettare, mettere in sospeso (ossia chiedere alla controparte di aspettare seduto che lui finisca il suo discorso) oppure può rifiutare.

Ciascun relatore deve accettare obbligatoriamente almeno due domande altrimenti incorre in penalità

E ogni relatore deve porre almeno una domanda durante tutto il dibattito

Ogni domanda deve durare al massimo 15 secondi (e deve essere inerente all’argomento)

Inoltre, esistono Periodi “protetti” ossia periodi in cui deve essere impedito di chiedere la parola alla controparte

negli interventi di 8 minuti → primo e ultimo minuto sono “protetti” 

Porre le domande consente ai debater di alimentare il dibattito, di spingere la controparte a contraddirsi mettendo in luce la debolezza della posizione oppure a doversi esprimere su aspetti che potrebbero metterlo in difficoltà. Dal punto di vista formativo, l’interruzione attraverso domande, allena il debater a gestire le difficoltà, a sviluppare capacità di improvvisazione e a prepararsi sempre meglio sull'argomento ad ogni dibattito.

World School Debate: che cos'è e come funzionano gli interventi

Il Debate (o dibattito regolamentato) è un momento di confronto attraverso il quale interlocutori suddivisi in due squadre con posizioni incompatibili - uno a favore e una contro - su uno stesso tema, devono convincere, con argomentazioni strutturate e in tempistiche ben definite, una giuria circa la validità e preferibilità della propria posizione rispetto a quella della squadra avversaria.

<ol> <li><a href="#section1">Chi sceglie il tema in un debate (o dibattito regolamentato)?</a></li> 
<li><a href="#section2">Perché il tema (mozione) del debate non è scelto dalla squadra?</a></li> 
<li><a href="#section3">In cosa differiscono i formati (protocolli) di debate?</a></li>
<li><a href="#section4">Quali sono le principali tipologie di protocolli di debate e come scegliere il protocollo più adatto?</a></li>
<li><a href="#section5">Quali competenze sviluppa il debate (o dibattito regolamentato)?</a></li>
<li><a href="#section6">Come posso usare Camelot per organizzare un Debate nella mia scuola?</a></li>

<h3 id="section1">1.Chi sceglie il tema in un debate (o dibattito regolamentato)?</h3>

Il tema (chiamato anche mozione, proposition, questione) viene scelto da una giuria e la posizione favorevole o contraria viene assegnata alle squadre poco prima del confronto. Questa regola determina due effetti determinanti: il primo è che tutti i debater (anche chiamati speaker, oratori o dibattenti) dovranno prepararsi su entrambe le posizioni - sia quella favorevole che quella contraria - e, secondo, che la posizione che dovranno argomentare non sarà necessariamente condivisa dai debater stessi e potrebbe addirittura essere contraria alla reale opinione personale che lo speaker ha su quel tema.

<br><br><h3 id="section2">2. Perché il tema (mozione) del debate non è scelto dalla squadra?</h3>

Perché l’obiettivo del dibattito regolamentato non è quello di far vincere l’opinione di una persona o squadra su un’altra, ma di far emergere gli argomenti fondati e “migliori” su una specifica mozione. 

<br/><br/><h3 id="section3">3. In cosa differiscono i formati (protocolli) di debate?</h3>

Esistono diversi protocolli o formati di debate che definiscono i seguenti elementi:

quanto tempo massimo a disposizione per ogni intervento e/o per la preparazione degli argomenti

quale è l’obiettivo di ogni intervento

in che modo viene valutato il dibattito dalla giuria

A seconda degli obiettivi che si intende raggiungere è opportuno scegliere il protocollo più adatto. 

<br/><br/><h3 id="section4">4. Quali sono le principali tipologie di protocolli di debate e come scegliere il protocollo più adatto?</h3>

Un protocollo è un insieme di regole e obiettivi che definisce un dibattito e attraverso le quali si garantisce uno svolgimento corretto. Esistono diverse tipologie dibattimentali:

giuridici: sono disegnati sui dibattiti processuali simili a quelli che avvengono in tribunale (Es. il Lincoln Douglas che prevedere un solo debater per squadra) e riguardano quindi in genere questioni filosofiche e sui valori

politici: durano anche un anno sullo stesso tema e il dibattito è focalizzato su un piano di azione politico e su  tematiche politico-sociali

parlamentari: ispirati al dibattito parlamentare e spesso (Es. British Parliamentary) prevede squadre impegnate a dibattere senza contradditorio

Tendenzialmente a livello internazionale si scelgono i protocolli con interventi più brevi per le scuole medie, mentre quelli (come il WSD) con interventi più lunghi per i gradi superiori.

<br/><br/><h3 id="section5">5. Quali competenze sviluppa il debate (o dibattito regolamentato)?</h3>

Ascoltare e rispettare le opinioni altrui senza prevaricazioni in una competizione nella quale il disaccordo non è scontro, divisione o opposizione, ma è un modo per arrivare alla migliore soluzione possibile.

Accogliere punti di vista diversi dai propri prendendo in considerazione posizioni diverse e riconoscendo i propri pregiudizi, ma anche accettando che le idee altrui possano essere migliori della proprie con una predisposizione mentale all’apertura, alla flessibilità e alla tolleranza verso gli altri.

Argomentazione e pensiero critico (critical thinking)

Collegare informazioni, confrontare tesi, bilanciare argomentazioni e analizzare criticamente le posizioni altrui riconoscendo strumentalizzazioni, polarizzazioni, spiegazioni illogiche o semplicistiche attraverso un’analisi puntuale delle cause alla base dei problemi.

Consolidare competenze di ricerca attiva e di alfabetizzazione mediale (media literacy) differenziando correttamente fonti informative e riconoscendo la validità di contenuti fondati a discapito di quelli che non lo sono.

Capacità di parlare in pubblico (Pubblic speaking)

Acquisire capacità comunicative verbali e non verbali e un lessico adeguato ed efficace nel trasmettere contenuti e opinioni migliorando le modalità relazionali con i propri coetanei.

Gestire la propria emotività anche in situazioni complesse nelle quali ci si trova a dover affrontare interlocutori con posizioni diverse dalle proprie.

Individuare soluzioni attraverso un processo di partecipazione dibattimentale basato su fonti attendibili, metodi consolidati e strumenti di valutazione imparziali.

Acquisire consapevolezza nel proprio ruolo di protagonisti attivi dell’esperienza educativa grazie al consolidamento delle proprie abilità argomentative, comunicative, critiche e logiche 

Sviluppare una maggiore propensione a partecipare alle attività democratiche anche al di fuori dei contesti di debate, a esercitare il proprio diritto di parola e di voto e a rispettare e difendere il proprio ruolo di cittadini attivi 

<br/><br/><h3 id="section6">6. Come posso usare Camelot per organizzare un Debate nella mia scuola </h3>

Debate a scuola: che cos'è e perchè funziona

Le elezioni del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)  rappresentano un momento significativo all’interno della  realtà aziendale e oggi esistono modalità per consentire accessibilità, sicurezza e partecipazione.

<ol> <li><a href="#section1">Come organizzare elezioni per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)</a></li> 
<li><a href="#section2">Quali sono le regole per l’elezione online del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)</a></li> 
<li><a href="#section3">Come posso usare Camelot per l’ elezione online del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)?</a></li>

<h3 id="section1">1.Come organizzare elezioni per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)?</h3>

Comunica a tutti i lavoratori dell'azienda l'imminente elezione del RLS. Fornisci informazioni sul ruolo del RLS, i suoi diritti e responsabilità, e l'importanza della sua funzione per la sicurezza sul lavoro.

Stabilire il processo di votazione online

Scegli una piattaforma di votazione online sicura e affidabile. Assicurati che la piattaforma garantisca l'anonimato dei voti e che sia facile da usare per tutti i lavoratori. Fornisci istruzioni dettagliate su come accedere alla piattaforma e votare.

Apri il periodo di candidature. I candidati devono essere lavoratori non in prova che prestano la loro attività nell'azienda o unità produttiva. Fornisci un modulo online per la presentazione delle candidature.

Una volta chiuso il periodo di candidature, pubblica l'elenco dei candidati sulla piattaforma di votazione online. Crea anche un elenco dei lavoratori aventi diritto al voto.

Apri il periodo di votazione. I lavoratori possono accedere alla piattaforma di votazione online e votare il loro candidato preferito. Assicurati che ogni lavoratore possa votare una sola volta.

Al termine del periodo di votazione, conta i voti. Il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti è eletto RLS. Pubblica i risultati dell'elezione sulla piattaforma di votazione online o comunicali via email a tutti i lavoratori.

Comunica l'elezione del RLS al datore di lavoro. Il datore di lavoro deve poi comunicare l'elezione del RLS all'INAIL e all'O.P.R.A. Lazio, secondo le modalità previste.

Il datore di lavoro deve fornire al RLS eletto una formazione specifica al ruolo, secondo quanto previsto dall'art.37 del D.L.vo 81/08, e assicurare il suo aggiornamento periodico.

Ricorda, il RLS svolge un ruolo fondamentale per la sicurezza sul lavoro. Assicurati che l'elezione sia condotta in modo trasparente ed equo, e che tutti i lavoratori siano informati e coinvolti nel processo.

<br><br><h3 id="section2">2.Quali sono le regole per l’elezione online del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)</h3>

Tutti i lavoratori non in prova che prestano la loro attività nell'azienda o unità produttiva hanno diritto di voto e possono essere eletti come RLS.

 I lavoratori devono essere informati in modo adeguato e tempestivo dell'imminente elezione del RLS, del ruolo del RLS, e del processo di votazione online.

 Il periodo di candidature deve essere aperto per un tempo sufficiente a permettere a tutti i lavoratori interessati di presentare la loro candidatura. Le candidature devono essere raccolte in modo trasparente e imparziale.

La votazione deve essere a scrutinio segreto. La piattaforma di votazione online scelta deve garantire l'anonimato dei voti.

Ogni lavoratore ha diritto a un solo voto. La piattaforma di votazione online scelta deve prevenire la possibilità di votare più volte.

 I risultati dell'elezione devono essere comunicati a tutti i lavoratori in modo trasparente. Il conteggio dei voti deve essere effettuato in modo imparziale.

L'elezione del RLS deve essere comunicata al datore di lavoro, all'INAIL e all' O.P.R.A. Lazio, secondo le modalità previste.

Il RLS eletto ha diritto a una formazione specifica al ruolo, secondo quanto previsto dall'art.37 del D.L.vo 81/08. Il datore di lavoro deve assicurare il suo aggiornamento periodico.

Il RLS rimane in carica per 3 anni. Al termine del mandato, devono essere organizzate nuove elezioni.

Il RLS non può essere penalizzato a causa del suo ruolo. Il datore di lavoro deve garantire al RLS il tempo e le risorse necessarie per svolgere il suo ruolo.

Ricorda, l'organizzazione dell'elezione del RLS è un processo importante che richiede impegno, trasparenza e rispetto delle regole. Il numero di candidati per il ruolo di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) può variare in base al numero di lavoratori che decidono di candidarsi. Non c'è un numero minimo o massimo di candidati stabilito per legge.

<br/><br/><h3 id="section3">3. Come posso usare Camelot per l’ elezione online del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)?</h3>

Elezioni RLS: vademecum per voto digitale

Le elezioni delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) rappresentano un momento importante della realtà aziendale e oggi esistono modalità per consentire accessibilità, sicurezza e partecipazione.

<ol> <li><a href="#section1">Come organizzare elezioni per le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie)?</a></li> 
<li><a href="#section2">Quali sono i benefici di elezioni online per le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie)</a></li> 
<li><a href="#section3">Come posso usare Camelot per le elezioni online delle RSU? </a></li>

<h3 id="section1">1.Come organizzare elezioni per le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie)?</h3>

Le elezioni RSU devono essere indette dalla RSU aziendale a partire dal 30° mese di permanenza in carica. Se superato il 36° mese non sono state indette le elezioni, l'iniziativa può essere assunta anche da associazioni non rappresentate nella RSU uscente, purché aventi le caratteristiche indicate nel successivo articolo 3, e dichiarino di presentare liste di candidati. La comunicazione scritta relativa a tale intendimento deve essere affissa in bacheca sindacale e inviata alla Direzione aziendale.

Il termine per la presentazione delle liste è di 15 giorni dalla data di pubblicazione dell'annuncio di indizione delle elezioni.

Il Comitato elettorale viene inizialmente composto da non più di due rappresentanti per ciascuna delle organizzazioni sindacali dei lavoratori stipulanti il Ccnl, purché rispettivamente presentino proprie liste di candidati. Il Comitato elettorale avrà cura di fissare, d'intesa con la Direzione aziendale, ogni modalità necessaria allo svolgimento delle elezioni sovrintendendo alle operazioni relative.

Le operazioni di voto dovranno svolgersi durante l'orario di lavoro, recando il minimo pregiudizio alla normale attività produttiva. La durata massima dello svolgimento delle operazioni di voto è di 36 ore consecutive.

Nelle elezioni delle RSU si applica il sistema previsto dalle norme di cui all'articolo 22 del presente regolamento. Le elezioni avvengono sulla base delle liste presentate a norma degli articoli precedenti. Ciascun lavoratore voterà sulla lista relativa al proprio collegio elettorale.

Le elezioni saranno valide qualora si verifichi una partecipazione al voto di almeno il 50% + 1 dei lavoratori aventi diritto. Qualora il quorum di validità non venga raggiunto, le elezioni verranno riconvocate entro i 15 giorni successivi e le operazioni di scrutinio avranno luogo indipendentemente dal quorum di partecipazione.

La composizione della RSU, secondo quanto previsto dal protocollo del 23 luglio 1993 è determinata per 2/3 da elezione da parte di tutti i lavoratori e per 1/3 da designazione o elezione da parte delle organizzazioni stipulanti il Ccnl che hanno presentato liste, in proporzione dei voti ottenuti.

Contro le decisioni della Commissione elettorale è ammesso ricorso entro 10 giorni ad apposito Comitato dei garanti, che sarà composto, su base provinciale, da un rappresentante per ciascuna delle organizzazioni presentatrici di liste, e presiedute dal direttore dell'Uplmo o da un suo delegato.

La Rappresentanza sindacale unitaria decade dal mandato ricevuto: alle scadenze naturali, qualora si verifichi il superamento della quota di sostituzioni possibili previsti dalla presente regolamentazione, in presenza della raccolta di firme tra i lavoratori aventi diritto al voto pari al 50% + 1.

Ricorda che queste informazioni sono basate sulle normative in vigore al momento della loro redazione e potrebbero subire modifiche. Si consiglia sempre di consultare un esperto legale o un consulente del lavoro per assicurarsi che le procedure siano correttamente seguite.

<br><br><h3 id="section2">2. Quali sono i benefici di elezioni online per le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie)</h3>

Le elezioni online permettono a tutti i dipendenti di partecipare, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Questo è particolarmente utile per le aziende con più sedi o con dipendenti in smart working o in trasferta.

Le elezioni online possono essere più efficienti rispetto a quelle tradizionali. Non c'è bisogno di stampare schede elettorali o allestire seggi, e il conteggio dei voti può essere automatizzato.

Le elezioni online possono essere organizzate in modo da permettere ai dipendenti di votare in qualsiasi momento durante il periodo di votazione. Questo può aumentare la partecipazione, poiché i dipendenti possono votare quando è più conveniente per loro.

Le piattaforme di votazione online possono garantire l'anonimato dei voti, proteggendo la privacy dei dipendenti.

Le elezioni online possono ridurre i costi associati all'organizzazione delle elezioni, come la stampa delle schede elettorali, l'allestimento dei seggi e il tempo dedicato al conteggio dei voti.

Le elezioni online riducono l'uso di carta e altri materiali, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale dell'azienda.

Grazie all'automazione, i risultati delle elezioni online possono essere disponibili quasi immediatamente dopo la chiusura delle votazioni.

È importante scegliere una piattaforma di votazione online sicura e affidabile, che garantisca l'anonimato dei voti e la correttezza del processo elettorale. Inoltre, è necessario fornire ai dipendenti le istruzioni necessarie per utilizzare la piattaforma e assicurarsi che tutti i dipendenti abbiano accesso a un dispositivo con connessione internet per poter votare.

<br/><br/><h3 id="section3">3. Come posso usare Camelot per le elezioni online delle RSU? </h3>

Elezioni RSU: come fare un voto digitale

Il bilancio partecipativo è un processo attraverso il quale i cittadini possono prendere parte alla decisione su come vengono utilizzate le risorse pubbliche. Questo processo può essere applicato a diversi livelli di governo, dal locale al nazionale, e anche alle scuole.

<ol> <li><a href="#section1">Quali sono i vantaggi del bilancio partecipativo e quali argomenti si possono trattare?</a></li> 
<li><a href="#section2">Perché organizzare il bilancio partecipativo con gli studenti nelle scuole? </a></li> 
<li><a href="#section3">Come organizzare un bilancio partecipativo con gli studenti a scuola?</a></li>
<li><a href="#section4">Come posso usare Camelot per organizzare il bilancio partecipativo nelle scuole? </a></li>

<h3 id="section1">1.Quali sono i vantaggi del bilancio partecipativo e quali argomenti si possono trattare? </h3>

I vantaggi del bilancio partecipativo nelle scuole sono molteplici. Innanzitutto, consente agli studenti di imparare come funziona il governo e come prendere decisioni collettive. In secondo luogo, aiuta gli studenti a sviluppare un senso di cittadinanza e di responsabilità sociale. In terzo luogo, il bilancio partecipativo può portare a una migliore qualità dell'istruzione, in quanto gli studenti sono più coinvolti nelle decisioni che riguardano la loro scuola.

Se stai pensando di organizzare un bilancio partecipativo nella tua scuola, ecco alcuni suggerimenti:

Inizia con un'analisi della situazione attuale. Quali sono le esigenze della tua scuola? Quali sono le risorse disponibili?

Informa gli studenti del processo e dei benefici del bilancio partecipativo.

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