I Debate Civici di Napoli: scuola, IA e partecipazione

Il 4 e 5 dicembre 2025, la Sala del Consiglio Comunale di Napoli ha ospitato i Live Debate Civici, l'evento conclusivo di un percorso formativo durato cinque mesi e dedicato allo sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva tra gli studenti delle scuole superiori.
L’iniziativa, promossa dall’Assessorato al Lavoro e alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli e realizzata in collaborazione con Camelot Società Benefit e la Società Nazionale Debate Italia, ha coinvolto 4 istituti scolastici, 120 studenti, 40 docenti, 5 eletti del Forum dei Giovani, 5 coach professionisti, e un team di formatori.

Il Sindaco Gaetano Manfredi ha preso parte alla giornata conclusiva, sottolineando il valore del percorso e premiando gli studenti meritevoli.

Contesto e sfida

L’iniziativa nasce in continuità con il percorso di rinnovamento del Forum dei Giovani del Comune di Napoli, che nel 2023 aveva già sperimentato con successo un processo elettorale digitale attraverso la piattaforma Camelot.
L’obiettivo del progetto “Debate Civici Napoli” era duplice:

1. Sviluppare competenze di pensiero critico, argomentazione, confutazione e public speaking tra gli studenti.

2. Promuovere modalità innovative di partecipazione pubblica, capaci di connettere giovani, scuole e istituzioni attraverso il debate e il supporto dell’intelligenza artificiale.

Una sfida culturale prima ancora che organizzativa, ovvero trasformare gli studenti in protagonisti del dibattito pubblico cittadino, con un modello capace di unire formazione, metodologia didattica e tecnologia.

Studenti nella sala del consiglio comunale di Napoli per i Debate Civici 2025



Il percorso formativo

1. Formazione online – marzo/aprile

Il progetto è iniziato con un ciclo di sei incontri online, articolati in due percorsi paralleli:

  • Per gli studenti: argomentazione, tecniche di confutazione, public speaking, analisi critica delle fonti e lavoro di squadra, con il supporto costante di tutor formati.
  • Per i docenti: integrazione del debate nella didattica, rubriche valutative, gestione metodologica, strumenti pedagogici e organizzativi.

Tutti i materiali sono stati resi disponibili anche in modalità asincrona, per favorire accessibilità e continuità.

2. Coaching in presenza – settembre/novembre

Ogni scuola ha partecipato a dieci incontri di coaching, guidati dai coach professionisti della SNDI.
Gli studenti hanno:

  • preparato le mozioni;
  • approfondito fonti e dati;
  • simulato sessioni di debate;
  • lavorato su postura, tono di voce, teamwork e gestione dello stress.

Contemporaneamente, i docenti hanno affiancato i coach per acquisire gli strumenti operativi che permetteranno loro di replicare il modello in autonomia anche negli anni successivi.



I Live Debate Civici

Durante le due giornate finali, gli studenti hanno presentato cinque dibattiti pubblici, ciascuno collegato a un Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 individuato dall’amministrazione comunale.

Temi e mozioni: un ponte tra scuole e politiche pubbliche
  • Salute (ONU 3) – IA nei sistemi sanitari
    Liceo Calamandrei - Coach: Luigi Napolitano
    Mozione: «Per migliorare i servizi sanitari pubblici, è necessario investire prioritariamente in sistemi dotati di intelligenza artificiale».
  • Città sostenibili (ONU 11) – Benessere dei cittadini vs crescita economica
    Liceo Calamandrei - Coach: Maria Rosaria Buono
    Mozione: «Le città del futuro dovrebbero dare priorità al benessere dei cittadini piuttosto che alla crescita economica».
  • Parità di genere (ONU 5) – Finanziamenti nelle scuole
    Liceo Comenio - Coach: Antonietta Novi
    Mozione: «Per promuovere la parità di genere, l’amministrazione comunale di Napoli dovrebbe finanziare progetti soprattutto nelle scuole».
  • Lavoro dignitoso (ONU 8) – Precarietà giovanile
    Liceo Genovesi - Coach: Carmen Longobardi
    Mozione: «La precarietà del lavoro giovanile rappresenta la principale minaccia al raggiungimento dell’Obiettivo 8 dell’Agenda 2030».
  • Istruzione di qualità (ONU 4) – Divieto dei telefoni a scuola
    Liceo Caccioppoli - Coach: Gondeberga De Rubertis
    Mozione: «Questa Assemblea supporta la circolare ministeriale n.3392 del 25/06/2025 sul divieto dei telefoni cellulari durante l’orario curricolare per garantire un’istruzione di qualità».

Le scuole hanno portato in Consiglio Comunale analisi, dati, prospettive e soluzioni, trasformando il dibattito in un confronto pubblico maturo e strutturato.

Sala del consiglio comunale di Napoli, dove si sono svolti i Live Debate Civici 2025



L’innovazione del modello: Debate, esperienza e IA

Tre elementi hanno reso i Live Debate Civici un format unico in Italia:

1. La metodologia del debate

Ruoli definiti, tempi assegnati, obbligo di sostenere tesi documentate e confutazioni strutturate.
Un formato che garantisce rigore, trasparenza, equità e dialogo non polarizzato.

2. Il ciclo di apprendimento esperienziale di Kolb

L’evento segue tutte le fasi del modello:

  1. Esperienza concreta: il dibattito sul palco, davanti alla cittadinanza.
  2. Osservazione riflessiva: analisi condivisa con pubblico ed esperti.
  3. Concettualizzazione astratta: collegamento alle politiche pubbliche.
  4. Sperimentazione attiva: invito a replicare il debate in altri contesti.

Questo trasforma l’evento in un vero dispositivo di educazione civica.

3. L’intelligenza artificiale della piattaforma Camelot for Debate

Durante i dibattiti, l’IA ha:

  • mappato argomentazioni;
  • evidenziato confutazioni;
  • identificato bias cognitivi.

Un supporto che ha permesso a pubblico e istituzioni di seguire il confronto con maggiore consapevolezza e di partecipare attivamente alla fase finale di discussione.



La premiazione di United Network

Al termine dei dibattiti, United Network ha assegnato cinque premi (uno per ciascuna mozione) che daranno agli studenti meritevoli l’accesso al prestigioso programma internazionale IMUN – Italian Model United Nations, una delle più importanti simulazioni diplomatiche europee, nella quale gli studenti rappresentano Paesi membri dell’ONU, dibattono in lingua inglese e negoziano risoluzioni seguendo le procedure ufficiali delle Nazioni Unite.

Questo momento ha rappresentato, oltre una celebrazione dei risultati ottenuti, anche un simbolo concreto del legame tra formazione, opportunità e cittadinanza globale, grazie ad un percorso che prepara i giovani ad affrontare con competenza e responsabilità le sfide del mondo contemporaneo.



I risultati

Il progetto ha generato impatti significativi:

  • 120 studenti hanno acquisito competenze avanzate di pensiero critico, argomentazione e public speaking.
  • 40 docenti hanno introdotto stabilmente il debate nella propria didattica.
  • Le scuole hanno sperimentato un modello innovativo di collaborazione istituzionale.
  • La città ha coinvolto i giovani in un processo pubblico credibile, strutturato e replicabile.
  • L’integrazione dell’IA ha contribuito a migliorare trasparenza, comprensione e qualità del confronto.

Come portare l’IA a scuola con Camelot for Debate



Perché questo progetto è importante

 I Live Debate Civici dimostrano che:

  • I giovani sono pronti a contribuire ai temi più complessi della vita pubblica.
  • La metodologia del debate può diventare un’infrastruttura educativa permanente.
  • L’intelligenza artificiale, se applicata in modo trasparente e responsabile, può potenziare la partecipazione democratica.
  • Scuole e istituzioni possono collaborare per costruire nuovi spazi di cittadinanza attiva.


Conclusione

La combinazione di formazione, metodo e tecnologia ha reso i Live Debate Civici un laboratorio avanzato di partecipazione pubblica.
Un modello replicabile, scalabile e profondamente coerente con la missione di Camelot: mettere le persone nelle condizioni di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la loro comunità.

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Domande frequenti

Sono dibattiti pubblici che rappresentano la fase finale di un percorso formativo dedicato al debate, alla cittadinanza attiva e al pensiero critico.

L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato al Lavoro e alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, in collaborazione con Camelot Società Benefit e la Società Nazionale Debate Italia.

Hanno partecipato 120 studenti, 40 docenti e 4 istituti scolastici, insieme a coach, tutor e formatori.

Argomentazione, confutazione, public speaking, analisi critica delle fonti, ascolto attivo e lavoro di squadra.

Perché garantisce rigore, trasparenza e confronto non polarizzato grazie a ruoli chiari, tempi definiti e argomentazioni basate su fonti attendibili.

Grazie alla piattaforma Camelot for Debate, che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare argomentazioni, confutazioni e bias cognitivi in tempo reale, facilitando la comprensione del dibattito.

Cinque studenti meritevoli hanno ottenuto l’accesso al programma internazionale IMUN – Italian Model United Nations, grazie alla collaborazione con United Network.

Il progetto rafforza la partecipazione giovanile, avvicina scuole e istituzioni e introduce un modello replicabile di educazione civica basato su debate e tecnologia.

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